La casa è l’anima della famiglia. Ma oggi le famiglie hanno tante anime diverse, in continua metaformosi e cambiamento. La casa allora deve farsi mobile, agile oltre che agibile, anch’essa in movimento e trasformazione continua. Allo stesso tempo però la casa è dimora, è il luogo dove tutto (ri)torna sempre uguale, sempre lo stesso e allo stesso orario, con la stessa routine.
Le stanze si adattano ad esigenze e funzionalità nuove, emanano messaggi intrinsechi che si sprigionano da un particolare, da un accessorio nuovo, da un mobile che prima era posizionato in un altro spazio, con una funzione ormai diventata obsoleta. E’ la moderna formula del recycling, di una seconda vita, di una nuova fase che non dimentica il proprio passato, le proprie origini. Sotto questa tendenza ricadono tanti aspetti del vivere quotidiano, è il nuovo messaggio generazionale che si propaga da nuove abitudini che si fanno consuetudini, da nuovi abiti, da nuovi atteggiamenti, e infine, non da ultimo, dalle nuove tendenze dell’interior design.
Ecco che allora le stanze vengono progettate per avere scopi e funzioni diverse, il bagno si fa anche sala di lettura, la cucina non è più solo l’atavico spazio in cui si prepara da mangiare: diventa zona studio, soggiorno, spazio di incontro, laboratorio di sperimentazioni.
Il cambiamento passa dai dettagli, dagli accessori, dai colori, ma soprattutto dai materiali.
Arredamento Materico
La rivoluzione parte dalla tradizione, che sia quella industrial che si fa raw, che sia quella della calda campagna che si fa chic. Ferro e legno, quindi. O materiali che sembrino ferro o legno, resine spatolate che sembrano asfalto o coltre lunare, laminati o ceramiche che diventano cortecce.
“Materico” è letteralmente ciò che ha a che fare con la materia; in arte è ciò che è fondato sull’evidenza e sulla consistenza della materia utilizzata.
Si torna al com’è fatto, all’essenza nel suo significato più profondo; dopo il periodo dell’apparaenza, si fa ritorno all’essenza del materiale, alla matericità dell’essenziale.
E’ una libreria in legno che si intreccia col ferro dei montanti; il calore del legno che compensa la gelida durezza del ferro. Tradizione e Innovazione. Delicatezza e Resistenza. Gli opposti che si attraggono.
E’ un pavimento in legno posizionato dove mai ci si sarebbe aspettati di trovarlo: in cucina o in bagno. Perchè sul legno è bello camminare scalzi; trovare la pace dei sensi mentre si prepara la cena, per se stessi o per gli altri. Perchè camminare scalzi fa bene alla salute, al corpo e alla mente.
E’ un punto luce semplice, fatto di semplici lampadine trasparenti, da cui si sprigiona il calore di un luce a basso consumo, che lascia intravedere le nervature dell’energia, da dove essa nasce e come si diffonde.
E’ un lavandino che sembra ricavato da una pietra; un lavabo che sembra un abbeveratoio in legno.
Il legno sembra diventare la struttura portante, tenuta saldamente in piedi da tiranti in ferro, resistenti, duraturi. Il senso del legno affiancato dal dettaglio in ferro.
La sedia in tipico stile industrial risulta perfetta nella sua semplicità. Ma posizionata su un rustico parquet in rovere acquista una forza aggiuntiva, raggiunge un impatto visivo che si fa emozionale, acquista sapore di vissuto.
I due materiali si scambiano i ruoli, in una gara perenne che ne esalta qualità e bellezza.
La progettazione dell’arredo si fa essenzialmente dettagliata, andando a considerare ogni più piccolo dettaglio che appartenga alla casa. passa dalla posata, dal vaso, dalla decorazione e si posa su un tavolo, su una struttura letto.
L’arredamento della casa non può più prescindere dal dettaglio, perchè esso è diventato struttura, si è fatto forma e ha dato forma, infine è ciò che fa la differenza.
Gli interior designer sempre più spesso si fanno interpreti di un cambiamento sociologico che dall’esterno si irradia anche all’interno delle pareti domestiche. La nuova luce va a puntare sulla brillantezza o sull’opacità dei pavimenti, sul mobile emblema che rispecchia maggiormente colui che lì abita, sull’accessorio dal sapore esotico o sul dettaglio industrial.
Le venature del legno a contrasto con la lucida precisione del ferro: due facce di una stessa medaglia; due significanti di uno stesso significato; due simboli di una stessa metafora. Il moderno ha concluso la sua parabola e ridiscende verso la tradizione; ma non può che trattarsi di una tradizione rivisitata, rivissuta.
Legno e Ferro come materiali d’arredamento
Il vivere contemporaneo procede spedito verso il futuro. Lo sguardo in avanti, ma con uno specchietto retrovisore che lo guidi. Perchè non c’è futuro senza passato, non c’è legno senza ferro, non c’è materia senza emozione, non c’è struttura che resti occlusa. Le viti e i bulloni restano visibili perchè ciò che è strutturale diventi esteriore. La casa deve mostrare la propria struttura ossea, specificare chi sostiene cosa, dove batte il proprio il cuore, mettere in evidenza i materiali costruttivi, le arterie calde e fredde che scorrono al suo interno, la propria pelle camaleontica che sposta e ne modifica gli equlibri.
La casa in fondo è il nostro involucro sicuro; l’abito della nostra vita sociale; mette in scena il nostro essere e ne rispecchia i tempi e gli spazi. Ci occupa e ci accudisce. Deve dare piacere, come il caldo del legno. Deve essere forte e resistente agli urti esterni come il ferro. Di nuovo dentro e fuori, caldo e freddo, rustico e moderno. L’eterno rock ‘n’ roll di oggigiorno.