Differenza tra ristrutturazione completa di un locale e un restyling

Cosa significa ristrutturare o realizzare un restyling di un locale

Prima di comprendere quali sono le principali differenze tra una ristrutturazione completa e un restyling di un locale è necessario capire cosa comporta svolgere delle operazioni di questo tipo e quali possono essere gli obiettivi da raggiungere, una volta deciso di mettere in pratiche le manovre necessarie per lo svolgimento delle operazioni in sé.
Mettere mano ad un locale, a prescindere da cosa realmente si voglia fare, è una scelta piuttosto importante e bisogna delineare prima quali sono le reali possibilità, ma prima di tutto quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere, ovvero il perché si decide di ristrutturare il locale, sia completamente e sia parzialmente. Le motivazioni possono essere molteplici, e dipende sicuramente dal tipo di locale che si ha a disposizione. Se ad esempio è un locale ideato per la lavorazione di un determinato prodotto e la stessa conservazione, si dovrà optare per dei lavori di ristrutturazione mirati a migliorare gli accessori, gli impianti e tutto ciò che compete la parte prettamente lavorativa dello stesso locale. Se invece è un locale commerciale, e quindi adibito alla vendita, si dovranno concentrare le proprie risorse a rendere l’ambiente più accogliente e a suscitare la curiosità della maggior parte dei clienti. Così da acquisirne di nuovi, dando al locale un aspetto nuovo e un’estetica rivoluzionaria, e mantenendo i clienti stabili, dato che vedranno la ristrutturazione come la conferma che il locale va bene e che è un posto su cui puntare.

 

esempio restyling locale

Quali sono le principali differenze tra una ristrutturazione completa e un restyling

Per ristrutturazione, in generale, si intende un’operazione che non tratti manutenzione ordinaria e nemmeno straordinaria, ma dei lavori mirati a rifare completamente o parzialmente la struttura presente in un determinato locale. Per restyling si intende un rimodellamento o, per meglio dire, dei lavori che hanno il principale scopo di ridare un look e un’estetica diversa da quella presente in un determinato ambiente. In sostanza, per ristrutturazione completa si intende il totale rifacimento degli impianti, come ad esempio delle tubature, e di tutto ciò che concerne la struttura concreta e portante dell’intero locale, per poi proseguire rifacendo e andando a toccare anche il mobilio e tutti gli accessori che andranno a formare l’intero ambiente. Dunque, si può affermare che dopo aver attuato la ristrutturazione, si potrà procedere con un lavoro di restyling, e non viceversa. Oltre i costi, le differenze risiedono proprio nella mole di lavoro a cui si va incontro, più in termini di materiale che altro.
Ad esempio un restyling potrebbe, anche se in genere non è così, richiedere l’utilizzo di più tempo rispetto ad una ristrutturazione totale dove, in genere, si “distrugge” tutto per poi andare a ricreare come meglio si crede l’intera struttura, avendo i suoi vantaggi che si possono facilmente intuire. Invece, il cosiddetto restyling deve tener conto della struttura, del mobilio e degli accessori presenti, e quindi bisogna fare molta attenzione a come si vanno poi a modificare, escludendo eventuali operazioni che non possono essere attuate in quanto andrebbero ad inficiare gli elementi già presenti.

E ora parliamo di costi

Potrà essere abbastanza scontato, in quanto è evidente che ristrutturare completamente un locale abbia dei costi maggiori rispetto ad un restyling. Tranne in casi eccezionali, dove per restyling si va oltre il preventivo ipotizzato, o si esagera con le rifiniture e si impiega molto più tempo di quanto si era previsto, è molto difficile che si impieghino più risorse economiche rispetto ad una ristrutturazione. Per quanto riguarda i costi, a prescindere da quale operazione si vada poi a compiere, è indispensabile fissare un tetto budget prima di cominciare i lavori, e tenere da parte un buon 20% delle risorse economiche a disposizione per eventuali imprevisti e rallentamenti. Se non sono presenti queste piccole, ma importanti, condizioni iniziali è preferibile non cominciare affatto le operazioni, e aspettare che si abbia la forza e le risorse per poter iniziare i lavori in tranquillità, e avere la concreta possibilità che si possano terminare per le scadenze previste, senza intoppi e spiacevoli conseguenze.
I costi per la ristrutturazione completa e i restyling variano dalle componenti messe in gioco. Le dimensioni del locale, i materiali che si vogliono utilizzare, l’entità dei lavori, gli obiettivi prefissati e la tipologia dei locali. Il consiglio è quello di affidarsi ad uno specialista che possa quantomeno fare un preventivo il più possibile vicino a quelli che poi saranno i costi reali dell’intera realizzazione del progetto, anche se poi si vuole completamente seguire i lavori per conto proprio e prendere le decisioni personalmente.

Cosa tenere in considerazione quando bisogna scegliere tra una ristrutturazione completa e un restyling

Prima di decidere cosa fare del proprio locale ci sono delle importanti considerazioni da dover fare. Innanzitutto, se si sta pensando ad un semplice restyling, ma il locale richiede delle modifiche strutturali, è meglio aspettare, se non si hanno le forze economiche per poter supportare le spese, e procedere direttamente con una ristrutturazione completa. Anche perché è possibile in alcuni casi specifici ricevere delle agevolazioni da parte dello Stato e degli enti pubblici, se si ha la possibilità di dimostrare che si farebbero dei lavori volti a migliorare le condizioni di un particolare locale presente in un determinato stabile, oppure se il locale è presente in un centro storico o fa parte di un condominio (come spesso accade per un locale commerciale) potrebbe essere una buona idea coinvolgere terzi che avrebbero interesse nel fare dei lavori che possano migliorare la struttura in generale, in quanto riguarderebbe anche loro. Procedere, dunque, alla ristrutturazione completa se si presentano queste condizioni, o quantomeno sondare il terreno per quanto riguarda le agevolazioni, prima di effettuare un restyling. Inoltre, è giusto ricordare che restyling non significa rifare tutto il mobilio, gli accessori e sconvolgere totalmente l’estetica del locale in sé, ma potrebbe anche significare applicare qualche modifica che dia un aspetto nuovo, o che soprattutto possa apparire così agli occhi dei clienti. Ad esempio, spesso e volentieri, basta ridare un tono alle pareti, o rifinire il mobilio già presente, dando a tutto il locale un look visivo nuovo, anche se in sostanza non si sono fatti dei lavori importanti e determinanti.
Essere originali e creativi con il minimo indispensabile è sempre la strada migliore da prendere per diverse ragioni.

Prima di decidere cosa fare del proprio locale ci sono delle importanti considerazioni da dover fare. Innanzitutto, se si sta pensando ad un semplice restyling, ma il locale richiede delle modifiche strutturali, è meglio aspettare, se non si hanno le forze economiche per poter supportare le spese, e procedere direttamente con una ristrutturazione completa. Anche perché è possibile in alcuni casi specifici ricevere delle agevolazioni da parte dello Stato e degli enti pubblici, se si ha la possibilità di dimostrare che si farebbero dei lavori volti a migliorare le condizioni di un particolare locale presente in un determinato stabile, oppure se il locale è presente in un centro storico o fa parte di un condominio (come spesso accade per un locale commerciale) potrebbe essere una buona idea coinvolgere terzi che avrebbero interesse nel fare dei lavori che possano migliorare la struttura in generale, in quanto riguarderebbe anche loro. Procedere, dunque, alla ristrutturazione completa se si presentano queste condizioni, o quantomeno sondare il terreno per quanto riguarda le agevolazioni, prima di effettuare un restyling. Inoltre, è giusto ricordare che restyling non significa rifare tutto il mobilio, gli accessori e sconvolgere totalmente l’estetica del locale in sé, ma potrebbe anche significare applicare qualche modifica che dia un aspetto nuovo, o che soprattutto possa apparire così agli occhi dei clienti. Ad esempio, spesso e volentieri, basta ridare un tono alle pareti, o rifinire il mobilio già presente, dando a tutto il locale un look visivo nuovo, anche se in sostanza non si sono fatti dei lavori importanti e determinanti.
Essere originali e creativi con il minimo indispensabile è sempre la strada migliore da prendere per diverse ragioni.

Ecco un esempio di restyling di un locale

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