Le case più piccole al mondo: Lo small house Movement

Il poeta francese Christian Bobin ha affermato che una casa non è una questione di mattoni, ma di amore. Anche uno scantinato, pertanto, può essere incantevole. In effetti, vivere in una casa piccina ha i suoi vantaggi, legati principalmente a un minor spreco di energia e a un’inferiore produzione di rifiuti.

Inoltre, vivere in una casa minuscola comporta un uso ingegnoso degli spazi, un impiego delle suppellettili originale e intelligente così da avere ogni comfort ma in un formato ridotto. Significa non accumulare, intraprendere anche un percorso interiore, utile per comprendere ciò che nella vita è strettamente necessario, quello che crea benessere e quanto, invece, può essere buttato perché emotivamente e concretamente superfluo.

Nella filosofia zen mantenere un certo ordine materiale è una sorta di rito che produce incalcolabili vantaggi spirituali: accresce la fiducia in se stessi, libera la mente, affranca dall’attaccamento al passato, valorizza gli oggetti e i ricordi preziosi, induce a compiere un numero minore di acquisti che di frequente risultano inutili.

Le abitazioni più piccole al mondo, le case a prova di Hobbit

Per intraprendere un percorso di questo tipo, è possibile far riferimento alle case più piccole al mondo che sebbene composte solo da una manciata di metri quadri, risultano economiche, comode e molto spesso anche ecologiche. Alla fine, chi non ha mai sognato di vivere almeno una volta in uno dei piccini quanto accoglienti alloggi di un Hobbit?

1) Ormai si parla di un vero e proprio trend delle micro-case e c’è addirittura chi ha fondato una ditta specializzata in questo tipo di costruzioni, talvolta mobili. Si tratta di edifici poco più grandi di un armadio o di una cabina ma a quanto pare sono provviste di ogni tipo di comfort: camera da letto, bagno con box doccia, cucina e persino un piccolo salotto. L’ideatore di una di queste ditte dal 1997 vive felicemente in una Tumbleweed House di soli trenta metri quadrati!

2) M-CH è la sigla di Micro Compact Home, abitazione compatta ma iper tecnologica, ecologica ed economica. Con circa € 30.000 è possibile acquistare un cubo di circa tre metri per lato con ingresso, camera matrimoniale, bagno e sala da pranzo pensato e realizzato da un team di ricercatori di Londra e Monaco di Baviera.

3) Quasi fagocitata dalle abitazioni vicine, vi è quella che ricorda la casetta in Canada della nota canzoncina. The Little House, sita a Toronto ed eretta nel 1912 dal costruttore Arthur Weeden, che vi ha vissuto per oltre vent’anni, oggi è una delle attrattive della città canadese e molte celebrities vorrebbero acquistarla.

4) Una casetta che rotola? Perché no?! Esiste e si chiama Roll It Home. Si tratta di un prototipo nato dalla collaborazione di diversi istituti dell’Università di Karlsruhe, in Germania. L’edificio ha una peculiare forma cilindrica ed è stata progettata prendendo spunto dalle navicelle spaziali. Non ci sono spigoli, la minuta zona living così come gli elementi di arredo sono perfettamente integrati. Lo spazio è minimo ma c’è essenzialmente di tutto.

5) Vi è infine la Eco Bike Trailer ovvero la bici-roulotte. Ideata da Paul Elkins, ha spazio per una sola persona, non possiede servizi igienici, ma può essere trasportata da una bicicletta. È energeticamente autonoma poiché provvista di un mini impianto eolico e fotovoltaico che assicura viaggi a impatto 0.

Progettazione arredo per monolocali funzionali

Il costo sempre più elevato delle abitazioni, inducono molte persone ad acquistare dei monolocali. Talvolta li preferiscono per i primi anni di convivenza anche giovani coppie appena fidanzate o addirittura sposate. Fino a qualche tempo fa vivere in una casa così piccina, era principalmente la scelta abitativa di giovani studenti e lavoratori fuori sede. Con gli anni, proprio a causa dell’aumento del costo a metro quadro degli immobili, il monolocale così come il bilocale è diventata un’opzione presa in considerazione da molti.

Le città, specialmente quelle metropolitane, ormai mettono a disposizione della persona diversi spazi sociali e di condivisione che annullano il bisogno di possedere case ampie in cui ospitare o accogliere parenti e amici, lavorare al computer oppure coltivare i propri hobbies.

Lo spazio limitato può rappresentare un vero e proprio stimolo per ricercare, magari insieme a dei professionisti che si occupano della progettazione di interni, soluzioni pratiche, piacevoli e ingegnose. Inoltre un mono o bilocale ha un grande vantaggio: si pulisce rapidamente. Vediamo, allora, alcuni consigli utili che riguardano la progettazione di interni per un mini appartamento gradevole, delizioso e funzionale.

Arredamento per casa piccola, consigli utili

Qualcuno può pensare che occuparsi dell’arredamento di una casa di soli 20 mq sia una sorta di missione da grattacapo, se non addirittura impossibile. Invece, può diventare un vero e proprio spasso, un gioco di incastri acuto e appagante.

Ovviamente abitare in una casa di 20 mq significa vivere in una sola stanza. Allora, durante la progettazione è necessario non perdere di vista le necessità primarie dell’individuo: cucinare, mangiare, dormire e rilassarsi.

Cucinare: la cucina deve comprendere un piano cottura con cappa, forno, lavello, frigo e pensili sospesi.

Mangiare: scegliere una soluzione a scomparsa con sedie pieghevoli è decisamente la mossa più ingegnosa e comoda.

Dormire: la zona notte con uno spazio così ridotto dovrà coesistere con la zona living, perciò un bel divano letto è la soluzione più adeguata.

Bagno: per quanto concerne i servizi, l’utilizzo di un box-doccia è sicuramente l’unica opzione possibile insieme ai sanitari rigorosamente sospesi.

Nel caso in cui si presenti il bisogno di qualche spazio in più, l’uso di pensili sarà sicuramente d’aiuto. Letti a scomparsa, arredi trasformabili e micro soppalchi: questi sono i segreti per far fruttare i pochi mq a disposizione. Una soluzione intelligente è poi quella di sfruttare la verticalità e progettare tutto nei minimi dettagli fino a ottenere un monolocale super accessoriato grazie a due pareti in legno che celano gli arredi. Il consiglio di molti interior designer è quello di compensare con l’originalità la mancanza di spazio.

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