Stile shabby chic, il re incontrastato degli ultimi anni, ma è ancora in voga

Sono in molti a sostenere che lo stile shabby chic sia ormai defunto, un lontano ricordo di quel che è stato il trend più in voga degli ultimi anni in ambito arredamento. Lo shabby chic ha invaso praticamente qualsiasi stanza della casa: non solo oggettistica e complementi d’arredo, intere stanze venivano dedicate al culto di questa tendenza speciale. Eppure… è davvero tempo di mettere in soffitta i nostri mobili anticati e tutte quelle cassette di legno che abbiamo con pazienza invecchiato e imbiancato per rendere la nostra casa davvero shabby? Secondo noi no, anzi, si tratta solo di adattarle. Scopriamo di più nel nostro approfondimento.

Le origini dello stile shabby chic

Riciclo e recupero sono le due parole all’origine del movimento shabby chic fondato da Rachel Aswell nella sua interpretazione originale. Già, perché proprio come vuole il termine inglese “shabby”, è tutto ciò che è disuso, dimenticato, un po’ malconcio ad essere interpretato in versione elegante da questa tendenza che ha dominato l’arredamento negli anni scorsi. Quindi assolutamente no alle grandi marche prestigiose d’arredamento e complementi d’arredo, via libera invece ai tanti mercatini delle pulci dove recuperare alcuni degli oggetti che vengono poi trasformati e abbelliti.
Il codice colore dominante di questa tendenza vuole la totale predominanza di una palette pastello, le cui tinte tenui fanno da contraltare all’onnipresente bianco sporco o bianco dall’effetto invecchiato.
Elementi d’arredo fondamentali per questo stile erano e rimangono vecchie chiavi anticate, bauli carichi di ricordi, lanterne (tante e ovunque), cuori in paglia. I tessuti immancabili per avere un ambiente che respirasse uno stile shabby chic? Il lino, il cotone rustico e, nelle versioni più femminili in assoluto, anche le trame lavorate a uncinetto. Tutto rigorosamente bianco o in toni pastello, per evocare un ambiente caldo e pulito al tempo stesso.

Dal folk al nordico: tutte le nuove interpretazioni

Che a piacere siano le tendenze pulite del legno nordico, oppure le esplosioni di colore del folk che trasportano in un viaggio ideale a metà tra Messico e Puglia… c’è un nuovo aspetto dello shabby chic che fa per ogni esigenza. Tutto sta nel trovarlo e interpretarlo correttamente. La praticità degli stili nordici ripuliscono lo shabby chic dai suoi eccessi più country e sono perfetti, ad esempio, per arredare lo studio di casa. Piccoli dettagli di colore, ma ampio spazio a linee geometriche, il tutto addolcito da una poltrona con una perfetta coperta in stile shabby chic. Questa è solo una delle tante idee di applicazione per quel che era e rimane ad oggi uno stile estremamente versatile.
Lo shabby chic quindi si ripulisce un po’ in ogni nuova tendenza dei suoi eccessi femminili, per prendere qualcosa di più moderno e funzionale. Rimane l’ancoraggio all’antico, al recupero, ma il tutto viene interpretato in chiave molto più pulita.
Anche i colori dello stile shabby chic si adeguano alle nuove tendenze e al tempo che scorre inesorabile: meno bianco sporco e più bianco ottico ma soprattutto meno tinte pastello. Via libera invece a tinte più neutre e naturali. Colori imprescindibili per le nuove interpretazioni dello shabby chic sono le tinte che virano sul tortora, un colore caldo ma con una punta di grigio che conferisce un taglio unisex e una grande versatilità, elementi che hanno contribuito a renderlo estremamente popolare negli ultimi anni. Via libera anche ai contrasti: meno effetto ton sur ton e maggiore spazio alle tinte che si fanno da contraltare, una tendenza che strizza l’occhio all’esplosione di colori dello stile folk.

Lo stile shabby chic ieri e oggi

Qual è stata la ragione alla base dell’enorme successo dello stile shabby chic negli anni appena trascorsi? Sicuramente la versatilità di uno stile che ha trovato molte applicazioni in più ambienti della casa. Calore e pulizia allo stesso tempo in un solo stile sono davvero difficili da trovare, eppure il valore delle tendenze shabby chic è stato proprio questo. Inoltre, questo stile risultava altamente personalizzabile secondo i gusti specifici, ecco perché è risultato così apprezzato.
Cosa rimane perciò ad oggi dello shabby chic? Sicuramente se ne riprende il significato originale, quello di contrapposizione totale al design troppo minimal. Personalità e calore rimangono le parole chiave. Ecco che rimangono altamente in voga tutti quei mobili e quei complementi d’arredo che hanno un aspetto o sono autenticamente vintage.
Uno shabby chic che verte più verso un country chic: questa potrebbe essere, riassumendo, la nuova interpretazione di questo stile. Abbandonare del tutto questo stile sembra davvero impossibile, visto che per assecondare la crescente domanda di oggetti e complementi d’arredo su questo stile sono nate vere e proprie aziende, divenute oggi colossi dell’arredamento mondiale.
Lo shabby chic ha svolto un ruolo importantissimo negli anni passati e sin dal 1980, anno della sua introduzione grazie a una rivista americana d’arredamento e la sua importanza non sembra destinata a scomparire.

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