Il benessere dei propri dipendenti è un elemento fondamentale per il successo dell’azienda. Creare un luogo di lavoro che promuova il benessere fisico, mentale ed emotivo è indispensabile per migliorare la qualità di vita del personale incrementando la produttività aziendale. Quali sono, dunque, le caratteristiche principali che dovrebbe avere una struttura industriale (capannone, uffici, magazzino, ecc…)? Nei prossimi capitoli vi spiegheremo come migliorare l’aspetto estetico del vostro capannone industriale favorendo anche il benessere del personale.
Sommario:
- Restyling industriale sostenibile: tre trucchi per una scelta consapevole
- La scelta del colore: come influisce sul benessere del personale
- La scelta dei materiali: canapa e bambù tra i più sostenibili
Restyling industriale sostenibile: tre trucchi per una scelta consapevole.
Il General Contractor, quando si trova ad operare su un edificio industriale, tra i numerosi compiti, ha anche quello di creare un ambiente confortevole e accogliente attraverso accorgimenti di interior design come, ad esempio, la scelta di una palette colori adeguata alla tipologia di business, lo studio dell’illuminazione e la corretta distribuzione degli spazi interni.
A questo aggiungiamo una forte attenzione al tema sostenibilità. Poniamo ora l’attenzione su alcuni aspetti strategici per un restyling sostenibile e capace di aumentare il benessere del team.
- Arredi e distribuzione degli spazi. La cura dell’arredamento e dell’ambiente lavorativo influiscono, senza dubbio, sulla salute dei lavoratori. Un’attenzione particolare ai dettagli può stimolare al meglio la creatività e la capacità produttiva, incrementando la fidelizzazione e il senso di appartenenza all’azienda.
- Luce naturale. La luce è un elemento vitale all’interno di uffici, capannoni e spazi di lavoro. Il consiglio è di prediligere l’illuminazione naturale, in grado di stimolare la produzione di serotonina, neurotrasmettitore responsabile dell’umore e della concentrazione. Inoltre, la luce naturale, sfruttata al meglio anche negli ambienti chiusi, abbatte i livelli di stress, tende a regolarizzare la frequenza cardiaca e armonizza il ritmo circadiano (sonno-veglia).
- Aree relax e spazi verdi. Le aree relax in azienda (soprattutto se ricavate nel verde) permettono ai dipendenti di sfruttare al meglio il tempo libero, per interrompere il carico di lavoro, sviluppare relazioni interpersonali e rafforzare, così, lo spirito di squadra. Se lo spazio in azienda è ridotto, e non prevede affacci esterni utilizzabili, spesso si opta per la realizzazione di un’area caffè, in grado di raggiungere gli stessi scopi.
La scelta del colore: come influisce sul benessere del personale
Il colore è uno strumento capace di influenzare il nostro stato d’animo e la percezione che abbiamo degli spazi. Secondo la cromoterapia, il nostro organismo è in grado di percepire i colori associandovi delle “vibrazioni”. Ogni colore stimola in modo diverso la nostra emotività condizionando, quindi, il nostro equilibrio psicofisico. Il blu, ad esempio, è uno dei colori da prediligere per le zone “produttive”: induce alla calma, alla concentrazione e favorisce la comunicazione. Il rosso è, invece, associato all’energia e alla vitalità, poiché stimola il fisico e i processi mentali. In generale, è bene ricordare che i colori caldi tendono ad aumentare la produttività e la motivazione mentre, i colori freddi, agiscono sui centri nevralgici della respirazione, trasmettendo una sensazione di quiete e stabilità.
Attraverso i colori, quindi, possiamo favorire il benessere del personale e stimolarne la creatività. Non va esclusa la possibilità di caratterizzare gli ambienti a seconda della loro funzione e permettere ad ogni collaboratore di personalizzare, ove possibile, la propria postazione di lavoro. Inoltre, non va dimenticata la composizione delle tinture: meglio puntare su vernici minerali, prive di sostanze tossiche e capaci di impedire la proliferazione di muffe e funghi da umidità sulle pareti.
La scelta dei materiali: canapa e bambù tra i più sostenibili
I materiali che meglio rispondono ai canoni della sostenibilità sono quelli “naturali” e quelli che provengono da una economia circolare legata al riuso degli end of waste. A questo proposito canapa e bambù sono tra le scelte più eco-friendly.
La canapa è un ottimo isolante perché permette di ridurre lo scambio energetico tra interno ed esterno. Oltre a questo la canapa ha grandi benefici sul benessere delle persone: antibatterico per eccellenza, permette di sanificare l’aria attraverso una filtrazione spontanea e per questo viene inserita nelle paste di alcuni intonaci sostenibili.
Il bambù (chiamato anche acciaio verde o vegetale) è ampiamente utilizzato per creare pavimentazioni resistenti e in grado di sostenere carichi pesantissimi. Secondo alcune statistiche riesce a sopportare compressioni due volte superiori rispetto al cemento. Questa caratteristica, unita alla flessibilità delle sue fibre, lo rende un materiale perfetto per la ristrutturazione di ambienti industriali vocati alla lavorazione meccanica, alla carpenteria o alle cartiere e in generale ovunque si trovino macchinari di grandi dimensioni.
Quando parliamo di restyling sostenibile ci riferiamo a tecniche di interior design che migliorino l’interazione tra le persone e l’ambiente che abiteranno. Ancor più quando ci rivolgiamo al mercato industriale, i fattori da tenere in considerazione aumentano. Questo perché, in ogni ufficio, azienda, edifici industriali e capannoni, lavorano un gran numero di persone con necessità e esigenze diverse. L’obiettivo di un General Contractor è quello di interpretare le richieste del cliente, formulando un progetto architettonico che favorisca la creazione di un ambiente ideale capace di influenzare positivamente lo stato psicofisico di chi lo vivrà.