Credits: Pinterest – Bernd Goldschimdt

Lo stile industriale è essenziale e sobrio, caratterizzato da linee pulite e materiali grezzi; esso valorizza le cose allo stato naturale e l’effetto che il tempo ha su di esse.

Industrial style

Lo stile industriale nasce a partire dagli negli ’50 negli Stati Uniti quando le fabbriche e i vecchi magazzini inutilizzati ritornano a vivere e vengono trasformati in vere e proprie abitazioni. Gli artisti, che necessitano di spazi ampi per dare sfogo alla loro creatività, scoprono la bellezza di questi luoghi “grigi” trasformandoli e creando il concetto di loft e in simbiosi con esso questo stile di arredamento giunto fino a noi.

Ma non è indispensabile abitare in una vecchia fabbrica o in un loft per adottare questo particolare mood stilistico. Certamente in una casa con spazi ampi, grandi vetrate e soffitti alti avremmo la miglior espressione di questo stile in quanto ripropone l’assetto originale in cui è nato, ma esso può essere ricreato all’interno di qualsiasi tipologia di casa con i giusti accorgimenti.

Alla base dello stile industriale c’è il concetto che gli oggetti, la casa stessa va lasciata al naturale, si mostra l’ossatura stessa dell’abitazione il cemento, le travi, i mattoni, le tubature.

Sul fattore estetico prevale la praticità degli elementi inseriti, anche se, come accade molte volte quello che sembra fatto con casualità è invece scelto e studiato con perizia.

Questo particolare stile di arredamento richiama, come si evince dal nome, quello delle industrie quindi il primo elemento che lo caratterizza sono i grandi spazi e la mancanza di pareti o al meno la riduzione al minimo della presenza ove possibile.

Credits: Pinterest

Materiali, forme e colori

I materiali utilizzati sono grezzi. Il primo per importanza è il metallo: acciaio, ferro, alluminio; meno utilizzati ma presenti tra le ultime tendenze l’oro e il rame anche se preferibilmente in piccole quantità.

Per le pavimentazioni troviamo le resine e il cemento che contribuisce a creare continuità tra i diversi ambienti.

Abbiamo poi il vetro e infine il legno che può esser utilizzato in alternativa ai sopracitati per la pavimentazione o per il mobilio, in entrambi i casi l’importante è che sia lasciato al naturale con le sue imperfezioni e i segni dell’usura del tempo.

I mobili devono essere caratterizzati da linee pulite, squadrate; ideali quelli scovati nei mercatini delle pulci o in negozi di antiquariato.

Dai vecchi mobili d’ufficio, alle scaffalature di vecchi negozi fino a divani e poltrone in pelle usurata. Ogni mobile che sceglieremo dovrà essere unico anche se imperfetto. Vietati i mobili in serie.

L’utilizzo degli oggetti di riciclo potrebbe far pensare che questo stile sia una declinazione di quello vintage ma non è così, le motivazioni della scelta del pezzo sono differenti non si tratta di scegliere un pezzo di un’epoca passata ma lo si sceglie per la sua funzionalità, perché si vede la sua natura, la sua anima.

Il colore che predomina l’industrial style è il grigio in tutte le sue diverse gradazioni e sfumature. Esso risulta facilmente accostabile al beige, al bianco e al nero.

Se invece desideriamo inserire nella nostra stanza un tocco di colore più deciso possiamo optare per una poltrona o un divano giallo o rosso, un unico pezzo che vivacizzerà senza stravolgere lo stile.

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La luce

La presenza di tonalità e materiali scuri rendono la luce e la sua progettazione uno degli elementi fondamentali per arredare in modo corretto una casa industriale.

Se l’ambiente sarà grande e ampio come questo mood stilistico richiederebbe potremmo facilmente sfruttare la luce naturale che filtra dalle vetrate, dotate da infissi semplici e lineari, se invece la nostra casa non è provvista di esse bisogna sopperire alla mancanza con la luce artificiale installando grandi lampade con struttura metallica.

La casa industrial è come detto semplice e lineare ma non per questo deve essere spoglia. Ogni oggetto che inseriamo andrà esso stesso a arredare.

Possiamo poi abbellire ulteriormente l’ambiente con delle vecchie mappe o delle insegne appesi alle pareti in alternativa ai quadri.

Un grande orologio industriale, scovato da qualche rigattiere, sarà l’ideale per scandire le nostre giornate, in un angolo infine possiamo posizionare un telefono vintage magari colorato per personalizzare ulteriormente l’ambiente.

Per i più audaci le pareti possono essere decorate con dei murales.

Da ultimi citiamo i tappeti, essi andrebbero evitati ma eccezionalmente utilizzati per suddividere gli ambienti.

Questo mood stilistico molto particolare che però non disdegna contaminazioni derivanti da altri stili che si amalgamano con esso senza problemi.

Esso ha un’estetica prettamente maschile allo sguardo, superfici grezze, colori scuri, ma può essere adattato con facilità ad un ambiente femminile oppure creato in contrapposizione ad esso.

A questo punto non ci resta che farci sedurre dal fascino dell’industrial style ed iniziare la  nostra caccia nei mercatini per scovare il pezzo perfetto per rendere unica la nostra casa.


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