Qual’è la luce adatta per l’ufficio e come arredarlo?

Luce in ufficio

Per chi svolge una professione che richiede una permanenza prolungata all’interno di un ufficio, è cosa buona e giusta che quest’ultimo riceva una illuminazione adeguata ed uniformemente ottimale. Un massimo comfort ed un alto rendimento non rappresentano due particolari di secondaria e risibile importanza, ma due dogmi fondamentali ed imprescindibili, dal quali non è affatto possibile esulare. Come se ciò non fosse sufficiente, anche la scelta della giuste lampade diventa di cruciale importanza: esse garantiscono infatti una fonte di luce diretta negli angoli dove la luce naturale latita o non è sufficientemente forte. Terzo aspetto in grado di fare la differenza sono gli arredi i quali, contrariamente a ciò che si potrebbe erroneamente credere, costituiscono un valido ausilio nel rendere il proprio ufficio il più luminoso possibile. In seguito una serie di consigli utili a riguardo, dritte adatte nel rendere il proprio ambiente di lavoro non un luogo grigio, ma un piccolo angolo di paradiso dove la luce non può e non deve mancare.

Luce naturale: mai trascurarla

Primo punto impossibile da non citare è la luce naturale. Per chi ha la fortunata possibilità di poter scegliere la stanza da poter adibire ad ufficio, meglio se questo sia dotato di una o più finestre, in maniera tale che queste possano favorire l’ingresso di una luce naturale che per molteplici versi è migliore di quella artificiale. La scrivania, suppellettile principale di un ufficio che si rispetti, non deve mai dare le spalle alla finestra. Contrariamente, è indicato che questa venga posta frontalmente alla finestra in questione, in modo tale che la luce sia diretta verso un piano di lavoro che così vedrebbe le luci artificiali come un economico optional aggiuntivo. La luce naturale diventa ancor più importante se sulla scrivania è presente un computer, che con la luce naturale non vedrebbe comparire quei fastidiosissimi e seccanti riflessi. Se poi, per qualsiasi motivazione, non è possibile disporre la scrivania sotto la finestra, niente paura. In alternativa, ipotesi ugualmente valida sarebbe quella di posizionare il piano di lavoro in un angolo dell’ufficio nel quale la luce riesca ugualmente a penetrare. Da evitare però, come in precedenza accennato, è l’esposizione del monitor a riflessi, i quali ridurrebbero sensibilmente una visuale che deve essere costantemente ottimale. Se si è mancini e si vogliono evitare riflessi sulla tastiera, allora è bene che la luce provenga da destra. Diversamente, la luce deve trovare la sua fonte a sinistra.

E per chi non ha la finestra?

Se non si possiede l’opportunità di usufruire all’interno di un ufficio della finestra, allora è buona regola sfruttare la luce naturale che proviene dalle stanze vicine. Valevole opzione potrebbe rivelarsi la scelta di un materiale riflettente o trasferente che separi la stanza dove non c’è luce naturale dalla stanza nella quale questa abbonda. Vetro o vetro cemento sono senza ombra di dubbio alcuna due scelte da non sottovalutare. Se è vero che il vetro garantisce una illuminazione buona, è altrettanto vero che tuttavia esso garantisce un livello di privacy migliorabile. Ulteriore punto critico potrebbe essere un ufficio dalle dimensioni ridotte, non ideale quindi alla penetrazione della luce. A venire incontro a questa evenienza, possono esserci i colori dell’arredamento. Scegliere tonalità chiare non renderebbe assolutamente l’ambiente più importante e spazioso, ma ne aumenterebbero il tasso di luminosità. Attenzione però al colore, che anche in uffici chiari non deve latitare. A dare quindi un tocco di cromaticità in più potrebbero essere soprammobili, oggetti o sedie, colorate di tinte che ovviamente devono adattarsi al resto dell’ufficio. Oltre ai colori, uno sguardo attento va prestato anche ai dettagli aggiuntivi. Tra questi, si possono menzionare le cornici per quadri in vetro, le quali potrebbero nel loro piccolo aiutare a rendere il tutto più luminoso. Il vetro è infatti capace sia di trasmettere la luce naturale sia di trasmettere la luce artificiale. Un materiale degno di interesse quindi, soprattutto nel caso di spazi non proprio mastodontici.

Illuminazione artificiale

Certo, la luce naturale va preferita a quella artificiale. Purtroppo, la sola luce proveniente dall’esterno non è affatto sufficiente, soprattutto con l’incedere inevitabile delle ore pomeridiane e serali. Deve essere quindi integrata con una giusta luce artificiale. Per una giusta illuminazione di ambiente, l’intramontabile luce a soffitto è un rimedio che non passa mai di moda. Se poi a questa viene aggiunta una luminosa lampada a scrivania, allora il gioco è bello che fatto. La luce da scrivania, viste le numerose opzioni presenti in commercio, può essere orientabile, così da indirizzare la luce verso i punti nevralgici e desiderati. E’ bene però scegliere una lampada che non ingombri troppo, per evitare di andare incontro a problemi di spazio. Sempre più di frequente si stanno facendo strada le lampade con dimmer, un dispositivo elettronico che permette di regolare l’intensità della luce, donando così alla stanza l’effetto desiderato. Una soluzione che, doveroso affermarlo, consente anche un bel risparmio energetico, importante in tempi come questi.

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